giovedì 22 marzo 2012

LA VERA STORIA DELL' IMBROGLIO - 20/03/2012


INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE
20 MARZO 2012



INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE 20 MARZO 2012

"Un sindaco che  per la realizzazione del proprio programma, ritenendo  di non poter riporre completa “fiducia” nel dirigente tecnico del comune, incaricato di dirigere l’area comprendente lavori pubblici, edilizia e urbanistica,  procede  a un ridisegno complessivo urbanistico dell’ente allo scopo di potersi avvalere  dell’articolo 110 per acquisire a contratto un dirigente di “propria fiducia”.
La soluzione che sorge immediata e spontanea al problema di come giustificare il ricorso a un dirigente esterno è, allora, quella di sottrarre all’area diretta dal dirigente di ruolo l’urbanistica, creando, dunque, una nuova struttura organizzativa interna di livello dirigenziale ed evidenziando la  carenza d’organico.
 Il cerchio si chiude, a questo punto, con l’assunzione   a contratto del dirigente “di fiducia”,  per la durata del mandato del sindaco".
Quest’ esempio che pare  la fotografia esatta di quanto accaduto nel nostro comune è l’esempio narrato dal prof. L. Oliveri  su (La Settimana degli Enti Locali  del 2/3/2010) Maggioli Editore  
proprio per indicare ciò che non si può fare.
Difatti nel suo articolo il professore spiega:
Risulta   evidentissima l’elusione, di tutte le norme che regolano la materia.

In particolare, al di là della violazione dei principi costituzionali che escludono la sussistenza di rapporti “fiduciari” tra politica e dirigenza, la manovra risulta illegittima:

a.per violazione dei principi che richiedono il contenimento delle assunzioni di   dirigenti a contratto:
b.per violazione del principio di riduzione dell’incidenza delle posizioni dirigenziali;
c.per falsità della motivazione, rispetto all’assenza di professionalità interna.
In particolare, il terzo punto si rivela gravissimo.
Poiché  ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del d.lgs. 165/2001, unica norma, in realtà, applicabile alle assunzioni a contratto anche negli enti locali,
unico presupposto motivazionale, imprescindibile,  è la dimostrazione della carenza di professionalità interne.
 È del tutto chiaro, però, che nell’esempio proposto la dimostrazione di tale assenza di professionalità è del tutto impossibile, visto che fino alla riorganizzazione e allo scorporo, le funzioni dirigenziali che l’ente intendeva  assegnare a un dirigente a contratto erano state svolte dal dirigente di ruolo. …
Il professore conclude che
l’intera manovra è una plateale violazione alle disposizioni normative….


Il professore poi continua ricordando che con le leggi attuali è possibile solo e soltanto la riduzione della dirigenza con:


1.  incarichi ad interim ai dirigenti interni, dotati della professionalità;
2.   assunzioni in ruolo.

A conferma di tutto questo c’è un’ immensa bibliografia e giurisprudenza che per brevità e per appassionati rimando al:

PARERE DELLA SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA DELLA CORTE DEI CONTI N. 380/2010

LE LINEE GUIDA DELL’ANCI

Ora, chiarito con l’esempio il caso, passiamo gli atti prodotti da questa amministrazione in merito.
1.  in data 02.01.2012 il Sindaco nomina i responsabili dei servizi-titolari delle posizioni organizzative SCORPORANDO dall’Area Tecnica le mansioni riguardanti tutta l’urbanistica e l’edilizia, anticipando di fatto una competenza specifica della giunta (art. 48 comma 3 TU – adozione regolamenti uffici).
2. in data 12.01.2012 con delibera di Giunta n.5, pubblicata il 17/02/2012, con un ritardo nella pubblicazione di oltre un mese, si procede a sdoppiare l’area tecnica creando di fatto 2 nuove strutture organizzative.
Leggendo attentamente la delibera si notano molti errori non formali ma di  sostanza che si concretizzano in quello che, non solo secondo noi, è il più grave: la dichiarazione fatta in premessa:
 “Considerato che, all’interno della pianta organica non vi sono figure con la professionalità richiesta per il raggiungimento degli obiettivi …”  
Ma vi pare che il “Considerato che” sia equiparabile anche lontanamente ad una puntuale ed incontrovertibile relazione  atta a dimostrare l’assenza di una professionalità?
Considerato che” non è una dimostrazione  è, come dice il prof. Olivieri ,  la falsità della motivazione.  
Perché un sindaco e 4 assessori dichiarano che  non esiste  una figura con la professionalità richiesta, dimenticandosi completamente che fino al giorno prima, e per decenni, l’ufficio tecnico è stato retto da un geometra e da un architetto, in ottima salute e ancora dipendenti di questo comune?
Perché questa delibera è stata pubblicata dopo oltre un mese :
Perché  è stata pubblicata
- dopo il bando?
Perché  è stata pubblicata
- dopo aver assunto il tecnico in data 31/01/2012?
Perché  è stata pubblicata
- dopo il nostro volantino del 6/02/2012?
Perché  è stata pubblicata
- dopo il licenziamento del tecnico in data 09/02/2012?
 Perché  è stata pubblicata
- dopo la pubblicazione, addirittura, delle delibere  successive n. 6 e 7?
Perché  è stata pubblicata
- 15 giorni dopo la nostra precisa richiesta di documenti?  
Ed ancora
Perché si è trovato il tempo di pubblicare tutti questi atti successivi e  non si è trovato il tempo per consegnare ai responsabili questa delibera di giunta da pubblicare?
Esistono forse  altri documenti correlati, non pubblicati, e a noi non noti?
Ecco tutto questo è già di per se MOLTO GRAVE ma andiamo avanti.
3. in data 19.01.2012, in assenza di pubblicazione della delibera di Giunta n. 5, quindi conosciuta solo dagli amministratori, viene pubblicato all’Albo un bando avente per oggetto: ”BANDO PER ASSEGNAZIONE INCARICO TEMPORANEO” senza alcuna spiegazione e senza alcun allegato.
L’errore, è marginale  in se, difatti viene corretto e sanato con la ripubblicazione del bando.
Allora dove sta l’errore?
L’errore sta nei tempi e nei modi della ripubblicazione.
Come si può pensare di pubblicare un bando in data 23/01/2012, alle ore 10.50, con scadenza 25/01/2012. Praticamente due giorni e mezzo?
Se anche fosse valida la prima data del 19 gennaio si tratterebbe comunque di sei giorni, sabato e domenica compresi.
Perché non si è seguita la normale tempistica dei  20/30 giorni di affissione?
Perché una copia del bando non è stata trasmessa all’ordine degli architetti e degli ingegneri di Brescia? Ciò avrebbe realmente offerto pari opportunità ai professionisti e tutelato il pubblico interesse.
A questo punto sorgono spontanee altre domande:
Perché tanta fretta?
Perché non si è allungata la gara?
Era già stato promesso il posto a qualcuno?
Qualcuno della maggioranza conosceva l’architetto che poi è risultato  il vincitore?
Qualcuno della maggioranza aveva incontrato il vincitore della gara prima del bando?
Vista la gravissima dichiarazione fatta dal sindaco e dagli assessori nella delibera n. 5, (ASSENZA DI PROFESSIONALITA’ INTERNE)
Vista la grande fretta di chiudere rapidissimamente la partita,
Vista la scarsa trasparenza di tutta la procedura
Possiamo dire che è colpa degli impiegati comunali tutto ciò?
Evidentemente no, perché gli impiegati degli uffici, hanno sicuramente seguito le indicazioni loro pervenute.
L’esiguità dei tempi e la scelta di non trasmettere il bando  agli ordini professionali è sicuramente una scelta da ascrivere alla responsabilità politica degli amministratori e non da scaricare sui dipendenti. 
Guardiamo ora il testo del bando che prevede una:” selezione pubblica, su curricula per la nomina di un responsabile d’area per …
la risoluzione di problematiche inerenti l’Ufficio tecnico (E.E.P. edilizia privata, urbanistica, Lavori pubblici e ambiente-SUAP-Nuovo PGT …
  dichiarando che: “… la nomina viene fatta dal Sindaco con le modalità previste dall’art. 109-110 del testo unico (STAFF DEL SINDACO)”.
Quindi:
a.  SELEZIONE PUBBLICA SU CURRICULA
b.   RISOLUZIONE di problematiche inerenti l’Ufficio tecnico (E.E.P. edilizia privata, urbanistica, Lavori pubblici e ambiente-SUAP-Nuovo PGT
c.   NOMINA AI SENSI ART. 110.
Nonostante i tempi ristretti arrivano comunque 5 curricula. Questo dato di per se la dice lunga su quante domande sarebbero pervenute se il bando fosse stato pubblicato in modo diverso e con tempi diversi.

 Ma le stranezze continuano
Il vincitore ha presentato la domanda in data 23/01/2012 alle ore 10.20, mezz’ora prima della pubblicazione del bando e ben due giorni prima di tutti gli altri. Come poteva saperlo? Mi si dirà:”Era dal 19 che sui tavoli c’era il bando”. Si, ma questo signore che non sapeva nemmeno dov’era Capriano come mai è passato proprio e soltanto in quel giorno? Una stranissima coincidenza.
E poi,  
Perché non sono stati resi pubblici, anticipatamente, i criteri di valutazione dei partecipanti al bando, per cui non è dato sapere, ancora oggi,  con quali criteri sia stato giudicato il vincitore, e se effettivamente sia il più qualificato tra i 5.  I criteri, oltre ad essere un atto dovuto, sono indice di trasparenza.
E poi
Come si può definire un bando SELEZIONE PUBBLICA SU CURRICULA senza chiuderlo con una relazione e con l’assegnazione di un punteggio ai candidati?
Nonostante tutto ciò il Sindaco in data 26.01.2012, prot. n.929 dichiara testualmente:
Considerato che all’interno della pianta organica non vi sono figure con la professionalità richiesta …
Constatate le domande presentate … si evince che il professionista più idoneo è l’arch. Bianchetti …”.
Ed in assenza di criteri, di verbali, di punteggi nomina il nuovo responsabile dell’ area tecnica.
Sindaco,  ma le pare che un vincitore di bando si possa evincere e basta?  Lo evince lei da solo? Senza una commissione? Senza criteri? Cosi si evince solo ciò che si vuole evincere.
Ma le pare normale tutto ciò?
Si poteva evitare il bando? Se si perché allora farlo? Se no perché fatto in modo cosi opaco, non trasparente ed al limite se non oltre la legalità?
Perché sindaco dopo il nostro volantino si è precipitato a revocare la nomina ab origine dell’architetto?   
Pensava in questo modo di cancellare con un tratto di penna un’assunzione.
Non è possibile farlo, siamo in presenza di lavoro certificato con timbratura del cartellino, e con tutte le incombenze di legge.
Questo signore è stato regolarmente assunto e licenziato dando comunicazione agli uffici competenti, sono stati regolarmente versati i contributi, ha firmato pratiche e licenze.
Come si può cancellare ab origine?
Come la mettiamo con gli atti firmati?
Come la mettiamo coi contributi versati?  Cosa ne penserà  la corte dei conti?
Come se non bastasse,
La cosa che più ci ha sconcertati  è che in tutta questa faccenda il Sindaco, “organo responsabile dell’amministrazione” art. 42 comma 1 statuto comunale, che ha firmato tutti gli atti,
venendo meno ai propri doveri istituzionali ha scaricato le sue responsabilità, pubblicamente e a mezzo stampa, sugli impiegati comunali.
GIORNALE DI BRESCIA 6 MARZO 2012
Nel titolo - Il Sindaco:” Un errore degli uffici”
“C’è stato effettivamente un errore di pubblicazione del bando da parte dei dipendenti comunali, quindi ho ritenuto opportuno annullare l’assunzione e riproporre il bando in quanto il nostro ufficio tecnico ha bisogno di personale”.
Non ci sono commenti, non si era mai riscontrato un simile comportamento in questo comune.
Noi disapproviamo un simile comportamento, anzi cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente  i dipendenti comunali per l’eccellente lavoro svolto in  tutti questi anni, e per la grande professionalità dimostrata, anche in questa situazioni difficile.
Sindaco, se ne ha il coraggio, si riappropri del proprio ruolo istituzionale, si assuma le sue responsabilità, non le scarichi su altri, lei sa benissimo cosa è successo perché è successo e chi lo ha voluto, come lo sanno tutti gli impiegati,  
chieda scusa pubblicamente ai dipendenti e ne tragga le conseguenze del caso.



OSSERVAZIONI ALLA SELEZIONE

Premettiamo che la sequenza dei provvedimenti che hanno condotto all’assunzione, poi revocata, non è in alcun modo interpretata o interpretabile attraverso il filtro della politica di ostruzione o della nostra posizione di minoranza; la strumentale forzatura del potere amministrativo non è quindi un’opinione, ma appare evidente attraverso la semplice lettura degli atti, sia di quelli messi a disposizione che di quelli non presentati.

Sono stati illustrati gli incoerenti passaggi preparatori che la maggioranza ha messo in atto per attribuire l’intero complesso delle responsabilità derivanti dall’area tecnica ad una persona di fiducia legata indissolubilmente alla figura del Sindaco (se escludiamo le manutenzioni, che non sono sicuramente prioritarie nelle linee programmatiche di governo). E’ evidentemente “strategico” che una delle aree più importanti e delicate della struttura comunale, competente tra le altre cose in edilizia, urbanistica ed appalti pubblici sia affidata con un incarico temporaneo ad una figura nominata direttamente dal Sindaco, e quindi in una posizione di condizionamento, anche solo psicologico, che sicuramente non è equiparabile all’imparzialità garantita da un responsabile di servizio assunto tramite corretta selezione pubblica.

La conferma di quanto affermiamo viene inequivocabilmente dall’esito della “selezione pubblica”, alla quale hanno partecipato 4 candidati ognuno dei quali in possesso dei requisiti base richiesti che qui ricordiamo: “possesso di laurea in architettura o ingegneria quinquennale e iscrizione al relativo albo da almeno 5 anni”.

Il decreto  sindacale di assunzione del 26.01.2012, prot. 929, recita molto sinteticamente che dall’esame delle candidature pervenute “si evince che il professionista più idoneo è risultato l’arch B.”, che coincidenza, è proprio l’unico candidato che ha visto il bando cartaceo esposto all’albo pretorio, dato che non può aver visto la pubblicazione on-line effettuata alle h. 10.50 del 23.01, 30 minuti dopo che l’idoneo aveva depositato la propria candidatura, alle 10.20 al protocollo comunale.
Proseguendo nella lettura del decreto sindacale, un altro passaggio è significativo: “RITENUTO di nominare pertanto l’arch. B. Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Capriano del Colle, in quanto dal curriculum si evince che lo stesso ha buone conoscenze delle modalità di progettazione e direzione dei lavori pubblici negli Enti Locali, che possiede un’ottima dotazione strumentale, che si può gestire in autonomia nella fase progettuale”. Tale passaggio non è assolutamente coerente con l’oggetto del bando di selezione che, lo ricordiamo, ha l’obiettivo di nominare UN RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA IN MERITO A EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE, EDILIZIA PRIVATA, URBANISTICA, LAVORI PUBBLICI E AMBIENTE-SUAP-NUOVO PGT; in nessuno dei requisiti del bando è evidenziato che l’indicazione della DOTAZIONE STRUMENTALE PERSONALE o dell’AUTONOMIA PROGETTUALE costituisce valore aggiunto per la valutazione del candidato.
Pertanto, se la motivazione della scelta del candidato è quella riportata nel decreto sindacale è evidente la distorsione della valutazione dei candidati, attraverso la quale i 3 non assunti sono stati discriminati perché non hanno indicato dettagli che non sono stati loro richiesti, dal momento che il curriculum per un impiego presso un ente pubblico deve evidenziare le capacità oggetto del bando, e non il possesso di computer, stampanti o altri strumenti tecnici. Non si capisce come un responsabile di un’area tecnica possa sfruttare i propri strumenti (al di là di un pc portatile) lavorando presso la sede comunale…. forse si intendeva farlo traslocare? o si intendeva farlo lavorare nel proprio studio timbrando il cartellino via telefono?. La motivazione alla base dell’assunzione è quindi non solo assolutamente inconsistente, ma anche incoerente rispetto ai requisiti del bando.
In ogni caso, visto che anche gli altri tre curricula pervenuti sono di professionisti tecnici che svolgono libera professione in forma singola o associata  è ovvio che, anche se non indicati,  gli stessi strumenti tecnici posseduti dal vincitore (costituiti da una dotazione hardware di base, senza alcuna strumentazione particolare) sono nella disponibilità degli stessi e che quindi non possano costituire motivo di valutazione inferiore rispetto al candidato.

Questa incoerenza appare ancora più grave dalla lettura dei curricula dei candidati per, ricordiamo, UN RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA.
Nel curriculum del vincitore appaiono incarichi di progettazione per committenti pubblici e privati, concorsi di progettazione, pubblicazioni editoriali, mostre, ecc, indubbia testimonianza di competenza tecnica progettuale, ma NESSUNA ESPERIENZA DI INCARICO SVOLTO PRESSO UFFICI PUBBLICI, NE’ IN VESTE DI RESPONSABILE NE’ DI OPERATORE! Tale inesperienza non costituirebbe, da sé, motivo di esclusione dall’incarico, anche se l’oggetto della selezione è proprio la RESPONSABILITA’ DELL’AREA TECNICA. SE NON CHE mentre altri due curricula non appaiono significativi rispetto a quello del vincitore, la definitiva, incoerente, gravità dell’esito di gara è invece chiara quando si legge il curriculum dell’ing. G., presentato il 25 gennaio alle ore 11.07 con il n. protocollo 809.
Trascurando il rilevante numero, la varietà e la complessità degli incarichi di progettazione effettuati per committenti pubblici e privati è doveroso riportare la parte relativa agli incarichi pubblici sostenuti:
-         responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Manerbio;
-         responsabile dell’ufficio tecnico urbanistica ed edilizia privata del Comune di Villa Carcina;
-         dirigente del servizio di edilizia scolastica del Comune di Brescia;
-         dirigente dell’area tecnica del Comune di Salò;
-         dirigente dell’area tecnica del Comune di Mazzano;
-         dirigente dell’area tecnica del Comune di Isorella;
-         dirigente dell’area tecnica del Comune di Calcinato;
-         dirigente del settore territorio del Comune di Borgosatollo;
-         dirigente dell’area tecnica del Comune di Quinzano d’Oglio.

A questo punto non si capisce come abbia potuto prevalere il curriculum del vincitorE…. SULLA BASE Di una DOTAZIONE STRUMENTALE che non e’ necessaria?

COME E’ POSSIBILE SOSTENERE CHE E’ STATO FATTO L’INTERESSE DELL’ENTE PUBBLICO ASSUMENDO UN SOGGETTO CON MENO ESPERIENZA A PARITA’ DI TRATTAMENTO ECONOMICO??

Quando il 2 febbraio, ad assunzione decretata, abbiamo richiesto copia di tutta la documentazione inerente la selezione, abbiamo chiesto anche quali sono stati i criteri di selezione dei candidati; riportiamo la risposta del Sindaco nella comunicazione di consegna delle copie richieste, protocollo 2177del 3 marzo: “Si comunica altresì che che i criteri di scelta del candidato sono stati: il possesso dei titoli richiesti dal bando”. Alla luce di questa risposta, assolutamente insufficiente, il Sindaco avrebbe dovuto assumere TUTTI E 4 I CANDIDATI visto che tutti sono in possesso dei requisiti necessari.

Il quadro che emerge è che è stato fatto un bando di scorretta selezione pubblica in tutta fretta, senza garantire pari opportunità a tutti i candidati e assegnandolo sulla base di elementi assolutamente non rilevanti rispetto all’incarico, di fatto facendo un danno al corretto funzionamento dell’ente.
Ricordando infine che tra i banchi della maggioranza siedono alcuni dipendenti pubblici, riteniamo che tutti gli atti sottoscritti dal Sindaco e dalla Giunta siano incoerenti con i doveri dell’amministratore pubblico e gravemente irrispettosi nei confronti, oltre che del Comune di Capriano del Colle, di tutte le donne e gli uomini che partecipano ai concorsi pubblici con la speranza di ottenere un posto di lavoro in modo legittimo sulla base della meritocrazia, e non grazie a conoscenze conniventi o volontà di singoli che prevalgono anche a scapito delle competenze professionali.



NOTA:  la suddivisione delle responsabilità dell’area tecnica è frequente in Comuni con popolazione molto superiore a Capriano (almeno 7-8000 abitanti) e comunque solitamente si creano le aree URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA da una parte eLAVORI PUBBLICI o AMBIENTE dall’altra.