INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE
20 MARZO 2012
INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE 20 MARZO 2012
"Un sindaco che per la
realizzazione del proprio programma, ritenendo di non poter riporre completa “fiducia” nel
dirigente tecnico del comune, incaricato di dirigere l’area comprendente lavori
pubblici, edilizia e urbanistica, procede
a un ridisegno complessivo urbanistico
dell’ente allo scopo di potersi avvalere dell’articolo 110 per acquisire a contratto un
dirigente di “propria fiducia”.
La soluzione che sorge immediata e spontanea al problema di come
giustificare il ricorso a un dirigente esterno è, allora, quella di sottrarre
all’area diretta dal dirigente di ruolo l’urbanistica, creando, dunque, una
nuova struttura organizzativa interna di livello dirigenziale ed evidenziando
la carenza d’organico.
Il cerchio si chiude, a
questo punto, con l’assunzione a contratto del dirigente “di fiducia”, per la durata del mandato del sindaco".
Quest’ esempio che pare la fotografia esatta di quanto accaduto nel
nostro comune è l’esempio narrato dal prof. L. Oliveri su (La Settimana degli Enti Locali del 2/3/2010) Maggioli Editore
proprio per indicare ciò
che non si può fare.
Difatti nel suo articolo
il professore spiega:
Risulta evidentissima l’elusione, di tutte le norme che
regolano la materia.
In particolare, al di là della violazione dei principi costituzionali che
escludono la sussistenza di rapporti “fiduciari” tra politica e dirigenza, la
manovra risulta illegittima:
a.per violazione dei principi che
richiedono il contenimento delle assunzioni di dirigenti a contratto:
b.per violazione del principio di
riduzione dell’incidenza delle posizioni dirigenziali;
c.per falsità della motivazione,
rispetto all’assenza di professionalità interna.
In particolare, il terzo punto si rivela gravissimo.
Poiché ai sensi
dell’articolo 19, comma 6, del d.lgs. 165/2001, unica norma, in realtà,
applicabile alle assunzioni a contratto anche negli enti locali,
unico presupposto motivazionale, imprescindibile, è la dimostrazione della carenza di
professionalità interne.
È del tutto chiaro, però, che nell’esempio
proposto la dimostrazione di tale assenza di professionalità è del tutto
impossibile, visto che fino alla riorganizzazione e allo scorporo, le funzioni
dirigenziali che l’ente intendeva assegnare a un dirigente a contratto erano
state svolte dal dirigente di ruolo. …
Il professore conclude che
…l’intera manovra è una plateale violazione alle disposizioni normative….
Il
professore poi continua ricordando che con le leggi attuali è possibile solo e
soltanto la riduzione della dirigenza con:
1.
incarichi ad interim ai
dirigenti interni, dotati della professionalità;
2.
assunzioni in ruolo.
A conferma di tutto questo c’è un’ immensa
bibliografia e giurisprudenza che per brevità e per appassionati rimando al:
PARERE DELLA
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA DELLA CORTE DEI CONTI N.
380/2010
LE LINEE GUIDA DELL’ANCI
Ora, chiarito con l’esempio il caso, passiamo gli atti
prodotti da questa amministrazione in merito.
1.
in data 02.01.2012 il Sindaco nomina i
responsabili dei servizi-titolari delle posizioni organizzative SCORPORANDO
dall’Area Tecnica le mansioni riguardanti tutta l’urbanistica e l’edilizia,
anticipando di fatto una competenza specifica della giunta (art. 48 comma 3 TU
– adozione regolamenti uffici).
2. in
data 12.01.2012 con delibera di Giunta n.5, pubblicata il 17/02/2012, con un ritardo nella pubblicazione di
oltre un mese, si procede a sdoppiare l’area tecnica creando di fatto 2 nuove
strutture organizzative.
Leggendo attentamente la
delibera si notano molti errori non formali ma di sostanza che si concretizzano in quello che, non
solo secondo noi, è il più grave: la dichiarazione fatta in premessa:
“Considerato
che, all’interno della pianta organica non
vi sono figure con la professionalità richiesta per il raggiungimento degli
obiettivi …”
Ma vi pare che il “Considerato che” sia equiparabile anche
lontanamente ad una puntuale ed incontrovertibile relazione atta a dimostrare l’assenza di una
professionalità?
“Considerato che” non è una dimostrazione è, come dice il prof. Olivieri , la falsità della motivazione.
Perché un sindaco e 4
assessori dichiarano che non esiste una figura con la professionalità richiesta,
dimenticandosi completamente che fino al giorno prima, e per decenni, l’ufficio
tecnico è stato retto da un geometra e da un architetto, in ottima salute e ancora
dipendenti di questo comune?
Perché questa delibera è
stata pubblicata dopo oltre un mese :
Perché è stata pubblicata
-
dopo
il bando?
Perché è stata pubblicata
-
dopo aver assunto il tecnico in data 31/01/2012?
Perché è stata pubblicata
-
dopo il nostro volantino del 6/02/2012?
Perché è stata pubblicata
-
dopo il licenziamento del tecnico in data 09/02/2012?
Perché
è stata pubblicata
- dopo la pubblicazione,
addirittura, delle delibere successive
n. 6 e 7?
Perché è stata pubblicata
- 15 giorni dopo la nostra precisa
richiesta di documenti?
Ed ancora
Perché si
è trovato il tempo di pubblicare tutti questi atti successivi e non si è trovato il tempo per consegnare
ai responsabili questa delibera di giunta da pubblicare?
Esistono forse altri documenti correlati, non pubblicati, e
a noi non noti?
Ecco tutto questo è già di
per se MOLTO GRAVE ma andiamo avanti.
3. in
data 19.01.2012, in assenza di pubblicazione della delibera di Giunta n. 5,
quindi conosciuta solo dagli amministratori, viene pubblicato all’Albo un bando
avente per oggetto: ”BANDO PER ASSEGNAZIONE INCARICO TEMPORANEO” senza alcuna
spiegazione e senza alcun allegato.
L’errore, è marginale in se, difatti viene corretto e sanato con la
ripubblicazione del bando.
Allora dove sta l’errore?
L’errore sta nei tempi e nei
modi della ripubblicazione.
Come si può pensare di
pubblicare un bando in data 23/01/2012, alle ore 10.50, con scadenza 25/01/2012. Praticamente due giorni e mezzo?
Se anche fosse valida la
prima data del 19 gennaio si tratterebbe comunque di sei giorni, sabato e
domenica compresi.
Perché non si è seguita la
normale tempistica dei 20/30 giorni di affissione?
Perché una copia del bando
non è stata trasmessa all’ordine degli architetti e degli ingegneri di Brescia?
Ciò avrebbe realmente offerto pari opportunità ai professionisti e tutelato il
pubblico interesse.
A questo punto sorgono
spontanee altre domande:
Perché tanta fretta?
Perché non si è allungata la
gara?
Era già stato promesso il
posto a qualcuno?
Qualcuno della maggioranza
conosceva l’architetto che poi è risultato
il vincitore?
Qualcuno della maggioranza
aveva incontrato il vincitore della gara prima del bando?
Vista
la gravissima dichiarazione fatta dal sindaco e dagli assessori nella delibera
n. 5, (ASSENZA DI PROFESSIONALITA’ INTERNE)
Vista
la grande fretta di chiudere rapidissimamente la partita,
Vista
la scarsa trasparenza di tutta la procedura
Possiamo
dire che è colpa degli impiegati comunali tutto ciò?
Evidentemente
no, perché gli impiegati degli uffici, hanno sicuramente seguito le indicazioni
loro pervenute.
L’esiguità
dei tempi e la scelta di non trasmettere il bando agli ordini professionali è sicuramente una
scelta da ascrivere alla responsabilità politica degli amministratori e non da
scaricare sui dipendenti.
Guardiamo
ora il testo del bando che prevede una:” selezione
pubblica, su curricula per la nomina di un responsabile d’area per …
… la risoluzione di problematiche inerenti
l’Ufficio tecnico (E.E.P. edilizia privata, urbanistica, Lavori pubblici e
ambiente-SUAP-Nuovo PGT …
dichiarando che: “… la nomina viene fatta dal Sindaco con le modalità previste dall’art.
109-110 del testo unico (STAFF DEL SINDACO)”.
Quindi:
a. SELEZIONE
PUBBLICA SU CURRICULA
b. RISOLUZIONE
di problematiche inerenti l’Ufficio tecnico
(E.E.P. edilizia privata, urbanistica, Lavori pubblici e ambiente-SUAP-Nuovo
PGT
c. NOMINA
AI SENSI ART. 110.
Nonostante
i tempi ristretti arrivano comunque 5 curricula. Questo dato di per se la dice
lunga su quante domande sarebbero pervenute se il bando fosse stato pubblicato
in modo diverso e con tempi diversi.
Il vincitore ha presentato
la domanda in data 23/01/2012 alle ore 10.20,
mezz’ora prima della pubblicazione del bando e ben due giorni prima di
tutti gli altri. Come poteva saperlo? Mi si dirà:”Era dal 19 che sui tavoli
c’era il bando”. Si, ma questo signore che non sapeva nemmeno dov’era Capriano
come mai è passato proprio e soltanto in quel giorno? Una stranissima coincidenza.
E poi,
Perché non sono stati resi
pubblici, anticipatamente, i criteri di valutazione dei partecipanti al bando,
per cui non è dato sapere, ancora oggi, con quali criteri sia stato giudicato il
vincitore, e se effettivamente sia il
più qualificato tra i 5. I criteri, oltre
ad essere un atto dovuto, sono indice di trasparenza.
E
poi
Come
si può definire un bando SELEZIONE PUBBLICA SU CURRICULA senza
chiuderlo con una relazione e con l’assegnazione di un punteggio ai candidati?
Nonostante
tutto ciò il Sindaco in data 26.01.2012, prot. n.929 dichiara testualmente:
“Considerato che all’interno della pianta
organica non vi sono figure con la professionalità richiesta …
Constatate le domande presentate … si evince
che il professionista più idoneo è l’arch. Bianchetti …”.
Ed
in assenza di criteri, di verbali, di punteggi nomina il nuovo responsabile
dell’ area tecnica.
Sindaco, ma le pare che un vincitore di bando si possa
evincere e basta? Lo evince lei da solo?
Senza una commissione? Senza criteri? Cosi si evince solo ciò che si vuole evincere.
Ma
le pare normale tutto ciò?
Si
poteva evitare il bando? Se si perché allora farlo? Se no perché fatto in modo
cosi opaco, non trasparente ed al limite se non oltre la legalità?
Perché
sindaco dopo il nostro volantino si è precipitato a revocare la nomina ab
origine dell’architetto?
Pensava
in questo modo di cancellare con un tratto di penna un’assunzione.
Non
è possibile farlo, siamo in presenza di lavoro certificato con timbratura del
cartellino, e con tutte le incombenze di legge.
Questo
signore è stato regolarmente assunto e licenziato dando comunicazione agli
uffici competenti, sono stati regolarmente versati i contributi, ha firmato
pratiche e licenze.
Come
si può cancellare ab origine?
Come
la mettiamo con gli atti firmati?
Come
la mettiamo coi contributi versati? Cosa
ne penserà la corte dei conti?
Come
se non bastasse,
La
cosa che più ci ha sconcertati è che in
tutta questa faccenda il Sindaco, “organo
responsabile dell’amministrazione” art. 42 comma 1 statuto comunale, che ha
firmato tutti gli atti,
venendo
meno ai propri doveri istituzionali ha scaricato le sue responsabilità,
pubblicamente e a mezzo stampa, sugli impiegati comunali.
GIORNALE
DI BRESCIA 6 MARZO 2012
Nel
titolo - Il Sindaco:” Un errore degli uffici”
“C’è
stato effettivamente un errore di pubblicazione del bando da parte dei
dipendenti comunali, quindi ho ritenuto opportuno annullare l’assunzione e
riproporre il bando in quanto il nostro ufficio tecnico ha bisogno di
personale”.
Non
ci sono commenti, non si era mai riscontrato un simile comportamento in questo
comune.
Noi disapproviamo
un simile comportamento, anzi cogliamo l’occasione per ringraziare
pubblicamente i dipendenti comunali per
l’eccellente lavoro svolto in tutti
questi anni, e per la grande professionalità dimostrata, anche in questa
situazioni difficile.
Sindaco,
se ne ha il coraggio, si riappropri del proprio ruolo istituzionale, si assuma
le sue responsabilità, non le scarichi su altri, lei sa benissimo cosa è
successo perché è successo e chi lo ha voluto, come lo sanno tutti gli
impiegati,
chieda
scusa pubblicamente ai dipendenti e ne tragga le conseguenze del caso.
OSSERVAZIONI ALLA SELEZIONE
Premettiamo che la sequenza
dei provvedimenti che hanno condotto all’assunzione, poi revocata, non è in
alcun modo interpretata o interpretabile attraverso il filtro della politica di
ostruzione o della nostra posizione di minoranza; la strumentale forzatura del
potere amministrativo non è quindi un’opinione, ma appare evidente attraverso
la semplice lettura degli atti, sia di quelli messi a disposizione che di
quelli non presentati.
Sono stati illustrati gli
incoerenti passaggi preparatori che la maggioranza ha messo in atto per
attribuire l’intero complesso delle responsabilità derivanti dall’area tecnica ad
una persona di fiducia legata indissolubilmente alla figura del Sindaco (se
escludiamo le manutenzioni, che non sono sicuramente prioritarie nelle linee
programmatiche di governo). E’ evidentemente “strategico” che una delle aree
più importanti e delicate della struttura comunale, competente tra le altre
cose in edilizia, urbanistica ed appalti pubblici sia affidata con un incarico
temporaneo ad una figura nominata direttamente dal Sindaco, e quindi in una
posizione di condizionamento, anche solo psicologico, che sicuramente non è
equiparabile all’imparzialità garantita da un responsabile di servizio assunto
tramite corretta selezione pubblica.
La conferma di quanto
affermiamo viene inequivocabilmente dall’esito della “selezione pubblica”, alla
quale hanno partecipato 4 candidati ognuno dei quali in possesso dei requisiti
base richiesti che qui ricordiamo: “possesso di laurea in architettura o
ingegneria quinquennale e iscrizione al relativo albo da almeno 5 anni”.
Il decreto sindacale di assunzione del 26.01.2012, prot.
929, recita molto sinteticamente che dall’esame delle candidature pervenute “si
evince che il professionista più idoneo è risultato l’arch B.”, che
coincidenza, è proprio l’unico candidato che ha visto il bando cartaceo esposto
all’albo pretorio, dato che non può aver visto la pubblicazione on-line
effettuata alle h. 10.50 del 23.01, 30 minuti dopo che l’idoneo aveva
depositato la propria candidatura, alle 10.20 al protocollo comunale.
Proseguendo nella lettura del
decreto sindacale, un altro passaggio è significativo: “RITENUTO di nominare
pertanto l’arch. B. Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Capriano del
Colle, in quanto dal curriculum si evince che lo stesso ha buone conoscenze
delle modalità di progettazione e direzione dei lavori pubblici negli Enti
Locali, che possiede un’ottima
dotazione strumentale, che si può gestire in autonomia nella fase progettuale”.
Tale passaggio non è assolutamente coerente con l’oggetto del bando di
selezione che, lo ricordiamo, ha l’obiettivo di nominare UN RESPONSABILE
DELL’AREA TECNICA IN MERITO A EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE, EDILIZIA PRIVATA,
URBANISTICA, LAVORI PUBBLICI E AMBIENTE-SUAP-NUOVO PGT; in nessuno dei requisiti del bando
è evidenziato che l’indicazione della DOTAZIONE STRUMENTALE PERSONALE o
dell’AUTONOMIA PROGETTUALE costituisce valore aggiunto per la valutazione del
candidato.
Pertanto, se la motivazione
della scelta del candidato è quella riportata nel decreto sindacale è evidente
la distorsione della valutazione dei candidati, attraverso la quale i 3 non
assunti sono stati discriminati
perché non hanno indicato dettagli che non sono stati loro richiesti,
dal momento che il curriculum per un impiego presso un ente pubblico deve
evidenziare le capacità
oggetto del bando,
e non il possesso di computer, stampanti o altri strumenti tecnici.
Non si capisce come un responsabile di un’area tecnica possa sfruttare i propri
strumenti (al di là di un pc portatile) lavorando presso la sede comunale…. forse
si intendeva farlo traslocare? o si intendeva farlo lavorare nel proprio studio
timbrando il cartellino via telefono?. La motivazione alla base dell’assunzione
è quindi non solo assolutamente inconsistente, ma anche incoerente rispetto ai
requisiti del bando.
In ogni caso, visto che anche
gli altri tre curricula pervenuti sono di professionisti tecnici che svolgono
libera professione in forma singola o associata è ovvio che, anche se non indicati, gli stessi strumenti tecnici posseduti dal
vincitore (costituiti da una dotazione hardware di base, senza alcuna
strumentazione particolare) sono nella disponibilità degli stessi e che quindi
non possano costituire motivo di valutazione inferiore rispetto al candidato.
Questa incoerenza appare
ancora più grave dalla lettura dei curricula dei candidati per, ricordiamo, UN
RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA.
Nel curriculum del vincitore
appaiono incarichi di progettazione per committenti pubblici e privati,
concorsi di progettazione, pubblicazioni editoriali, mostre, ecc, indubbia
testimonianza di competenza tecnica progettuale, ma NESSUNA ESPERIENZA DI
INCARICO SVOLTO PRESSO UFFICI PUBBLICI, NE’ IN VESTE DI RESPONSABILE NE’ DI
OPERATORE! Tale inesperienza non costituirebbe, da sé, motivo di esclusione
dall’incarico, anche se l’oggetto della selezione è proprio la RESPONSABILITA ’
DELL’AREA TECNICA. SE NON CHE mentre altri due curricula non appaiono
significativi rispetto a quello del vincitore, la definitiva, incoerente,
gravità dell’esito di gara è invece chiara quando si legge il curriculum
dell’ing. G., presentato il 25 gennaio alle ore 11.07 con il n. protocollo 809.
Trascurando il rilevante
numero, la varietà e la complessità degli incarichi di progettazione effettuati
per committenti pubblici e privati è doveroso riportare la parte relativa agli
incarichi pubblici sostenuti:
-
responsabile
dell’ufficio tecnico del Comune di Manerbio;
-
responsabile
dell’ufficio tecnico urbanistica ed edilizia privata del Comune di Villa Carcina;
-
dirigente del
servizio di edilizia scolastica del Comune di Brescia;
-
dirigente
dell’area tecnica del Comune di Salò;
-
dirigente
dell’area tecnica del Comune di Mazzano;
-
dirigente
dell’area tecnica del Comune di Isorella;
-
dirigente dell’area
tecnica del Comune di Calcinato;
-
dirigente del
settore territorio del Comune di Borgosatollo;
-
dirigente
dell’area tecnica del Comune di Quinzano d’Oglio.
A
questo punto non si capisce come abbia potuto prevalere il curriculum del
vincitorE…. SULLA BASE Di una DOTAZIONE STRUMENTALE che non e’ necessaria?
COME
E’ POSSIBILE SOSTENERE CHE E’ STATO FATTO L’INTERESSE DELL’ENTE PUBBLICO
ASSUMENDO UN SOGGETTO CON MENO ESPERIENZA A PARITA’ DI TRATTAMENTO ECONOMICO??
Quando il 2 febbraio, ad
assunzione decretata, abbiamo richiesto copia di tutta la documentazione
inerente la selezione, abbiamo chiesto anche quali sono stati i criteri di
selezione dei candidati; riportiamo la risposta del Sindaco nella comunicazione
di consegna delle copie richieste, protocollo 2177del 3 marzo: “Si comunica
altresì che che i criteri di scelta del candidato sono stati: il possesso dei
titoli richiesti dal bando”. Alla luce di questa risposta, assolutamente
insufficiente, il Sindaco avrebbe dovuto assumere TUTTI E 4 I CANDIDATI visto
che tutti sono in possesso dei requisiti necessari.
Il quadro che emerge è che è
stato fatto un bando di scorretta selezione
pubblica in tutta fretta, senza garantire pari opportunità a tutti i
candidati e assegnandolo sulla base di elementi assolutamente non rilevanti
rispetto all’incarico, di fatto facendo un danno al corretto funzionamento
dell’ente.
Ricordando infine che tra i
banchi della maggioranza siedono alcuni dipendenti pubblici, riteniamo che
tutti gli atti sottoscritti dal Sindaco e dalla Giunta siano incoerenti con i
doveri dell’amministratore pubblico e gravemente irrispettosi nei confronti,
oltre che del Comune di Capriano del Colle, di tutte le donne e gli uomini che
partecipano ai concorsi pubblici con la speranza di ottenere un posto di lavoro
in modo legittimo sulla base della meritocrazia, e non grazie a conoscenze
conniventi o volontà di singoli che prevalgono anche a scapito delle competenze
professionali.
NOTA: la suddivisione delle responsabilità dell’area
tecnica è frequente in Comuni con popolazione molto superiore a Capriano
(almeno 7-8000 abitanti) e comunque solitamente si creano le aree
URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA da una parte eLAVORI PUBBLICI o AMBIENTE
dall’altra.